Sudio di Ambrosetti-The European House sul potenziale economico dell’intelligenza artificiale generativa in Italia.
L’intelligenza artificiale generativa sta rivoluzionando il mondo del lavoro e l’economia, aprendo nuove prospettive di crescita e trasformazione digitale. Secondo uno studio condotto da Ambrosetti-The European House, pubblicato nel 2023, un’adozione pervasiva di questa tecnologia in Italia potrebbe generare un impatto straordinario: 312 miliardi di ore lavorate di valore aggiunto, equivalenti al 18% del PIL nazionale, e una liberazione di 5,4 miliardi di ore lavorate ogni anno.
Il significato di questi numeri
L’analisi di Ambrosetti evidenzia come l’IA generativa, se implementata su larga scala nei settori chiave dell’economia italiana, potrebbe:
- automatizzare compiti ripetitivi, migliorando la produttività e riducendo il carico di lavoro manuale per molti lavoratori;
- aumentare l’efficienza nelle industrie manifatturiere e nei servizi, grazie all’ottimizzazione dei processi e alla capacità di analisi avanzata dei dati;
- migliorare la qualità del lavoro nei settori ad alta intensità di conoscenza, come la finanza, la sanità e la ricerca scientifica.
Secondo lo studio, la riduzione delle ore impiegate in attività ripetitive o a basso valore aggiunto consentirebbe di riallocare risorse umane verso mansioni più strategiche e creative, favorendo la competitività del sistema produttivo italiano.
IA generativa e produttività: una nuova era per il mercato del lavoro
Uno degli aspetti più interessanti dello studio è la possibilità di trasformare radicalmente il mercato del lavoro. Se da un lato l’adozione dell’IA generativa ridurrà la necessità di impiegare ore uomo in attività di routine, dall’altro creerà nuove opportunità di impiego in settori emergenti, tra cui:
- sviluppo e gestione dei modelli di IA;
- cybersecurity e protezione dei dati;
- ingegneria dell’IA e data science;
- settori creativi e digitali, potenziati dagli strumenti di IA generativa.
Questo potrebbe contribuire a colmare il divario di competenze digitali in Italia, un fattore cruciale per il futuro dell’occupazione.
Le sfide da affrontare
Nonostante le prospettive positive, l’integrazione dell’IA generativa nell’economia italiana pone anche alcune sfide:
- resistenza al cambiamento – molti settori tradizionali potrebbero incontrare difficoltà nell’adattarsi all’automazione avanzata;
- formazione e aggiornamento delle competenze – la transizione richiederà investimenti significativi nella formazione di nuovi professionisti dell’IA;
- aspetti etici e regolatori – la gestione dell’intelligenza artificiale dovrà essere bilanciata da normative adeguate per garantire un utilizzo etico e trasparente della tecnologia.
Conclusione
L’intelligenza artificiale generativa rappresenta un’opportunità straordinaria per l’Italia, con il potenziale di trasformare radicalmente l’economia, migliorare la produttività e liberare risorse umane per attività a più alto valore aggiunto. Tuttavia, per sfruttare al massimo questi benefici, sarà fondamentale un piano strategico che includa politiche di innovazione, formazione e regolamentazione adeguata.
Lo studio di Ambrosetti-The European House fornisce un quadro chiaro del possibile impatto economico dell’IA generativa e invita il Paese a cogliere questa sfida come un’opportunità per il futuro.