Intelligenza artificiale: la risoluzione dell’ONU

Nazioni Unite: rispetto, tutela e promozione dei diritti umani nella progettazione, sviluppo, diffusione e utilizzo dell’IA.

Il 21 marzo 2024, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha compiuto un passo significativo adottando una risoluzione rivoluzionaria volta a promuovere lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale (IA) “sicuri, protetti e affidabili” che siano in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Guidata dagli Stati Uniti, la risoluzione è stata approvata senza la necessità di un voto formale, segnando un ampio sostegno da parte degli stati membri dell’Assemblea, con oltre 120 co-sponsor che si sono uniti all’iniziativa. La risoluzione sottolinea l’imperativo di salvaguardare i diritti umani durante l’intero ciclo di vita dell’IA, dalla progettazione e sviluppo fino al dispiegamento e utilizzo.

Una delle riconoscenze fondamentali all’interno della risoluzione è l’ammissione del potenziale dell’IA di accelerare i progressi verso il raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Questo segna la prima volta che l’Assemblea Generale ha affrontato formalmente la necessità di regolamentazione nel campo emergente dell’IA, facendo eco ai sentimenti espressi in precedenza dal Consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, che ha salutato la mossa come un avanzamento storico nel garantire l’utilizzo sicuro delle tecnologie IA.

Al centro della risoluzione c’è l’insistenza sulla coerenza nel mantenere i principi dei diritti umani sia online che offline. Invita tutti gli stakeholder a astenersi dal dispiegare sistemi IA che contravvengano alle leggi internazionali sui diritti umani o che pongano rischi ingiustificati al godimento dei diritti umani.

Inoltre, l’Assemblea sottolinea l’imperativo di sforzi cooperativi tra le nazioni e vari stakeholder per colmare il divario digitale e migliorare l’alfabetizzazione digitale, in particolare nelle regioni meno tecnologicamente avanzate. Riconoscendo le disparità nello sviluppo tecnologico tra i paesi, la risoluzione fa appello per un accesso inclusivo alle tecnologie IA per promuovere uno sviluppo globale equo.

Nelle sue osservazioni prima dell’adozione della risoluzione, l’Ambasciatore degli Stati Uniti e Rappresentante Permanente presso l’ONU, Linda Thomas-Greenfield, ha sottolineato l’importanza del dialogo inclusivo nella definizione delle future politiche sull’IA. Ha espresso ottimismo che lo spirito collaborativo dimostrato nella redazione di questa risoluzione possa servire da modello per affrontare le sfide dell’IA in altri ambiti, come la pace e la sicurezza e il dispiegamento responsabile dell’IA militare.

Thomas-Greenfield ha enfatizzato la responsabilità della comunità internazionale di governare le tecnologie IA in modo responsabile, assicurando che servano gli interessi dell’umanità mantenendo al contempo dignità, sicurezza e libertà fondamentali. Ha chiamato a un sforzo concertato per sfruttare l’IA per avanzare le priorità condivise nello sviluppo sostenibile e colmare il divario digitale globale.

L’adozione di questa risoluzione storica segna un momento cruciale negli sforzi internazionali per navigare le dimensioni etiche e regolatorie dell’IA, stabilendo un precedente per la futura formulazione di politiche e governance in questo campo in rapida evoluzione.

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