La riforma delle agevolazioni fiscali per il cinema esclude l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle prestazioni creative e artistiche.
Il tax credit per il cinema subisce una significativa modifica: l’intelligenza artificiale (IA) non sarà più ammissibile per beneficiare delle sovvenzioni statali. Secondo il decreto interministeriale per la riforma del tax credit per il cinema, elaborato dal Ministero della Cultura dopo un anno di lavoro, l’utilizzo di IA “riferibile alle prestazioni creative ovvero artistiche” non sarà più considerato un costo eleggibile per il calcolo delle agevolazioni fiscali.
Il decreto, ora pronto per essere inviato al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero delle Politiche Giovanili, prevede di renderlo operativo entro l’estate. Tra le disposizioni applicative stabilite, il credito d’imposta sarà riconosciuto alle imprese di produzione cinematografica e audiovisiva in misura non inferiore al 15% e non superiore al 40% del costo complessivo di produzione delle opere.
Questo cambiamento rappresenta un importante sviluppo nel panorama delle agevolazioni fiscali per l’industria cinematografica e audiovisiva, poiché l’IA ha giocato un ruolo sempre più rilevante nella produzione di film e contenuti audiovisivi negli ultimi anni. Tuttavia, sembra che il governo abbia deciso di escludere l’IA dalle sovvenzioni, forse per sottolineare l’importanza del contributo umano nella creazione artistica e cinematografica.
Mentre il decreto mira a stimolare e sostenere l’industria cinematografica e audiovisiva italiana attraverso incentivi fiscali, è chiaro che ci sono delle restrizioni sull’uso dell’IA. Questo solleva importanti questioni sull’equilibrio tra innovazione tecnologica e valore artistico nelle produzioni cinematografiche, e su come il governo intenda regolare e incentivare entrambi gli aspetti.
Resta da vedere come questa nuova politica influenzerà l’industria cinematografica italiana e se porterà a un dibattito più ampio sul ruolo dell’IA nella creazione artistica e culturale. Con l’estate che si avvicina e l’entrata in vigore prevista del decreto, è probabile che si verifichino discussioni approfondite e decisioni cruciali per il futuro del cinema e dell’IA in Italia.