Video deepfake smascherato dall’associazione Libera: denuncia alla Polizia Postale per fermare la frode online.
In un inquietante episodio di abuso tecnologico, un video falso di don Luigi Ciotti, noto sacerdote antimafia e fondatore dell’associazione Libera, è apparso sui social media. Nel video, don Ciotti sembra fornire consigli medici su come curare reumatismi e dolori articolari, raccomandando uno specifico medico e i suoi rimedi miracolosi. Tuttavia, queste parole non sono mai state pronunciate dal sacerdote. Il video utilizza tecnologie di intelligenza artificiale avanzate per clonare la voce e il labiale di don Ciotti, ingannando così gli spettatori.
La Denuncia e l’Intervento di Libera
Don Luigi Ciotti ha prontamente denunciato l’accaduto alla Polizia Postale di Torino, chiedendo la rimozione del video dal web. L’associazione Libera ha pubblicato un avviso sui propri canali, avvertendo il pubblico che “gira sui social un contenuto falso, diffamatorio e ingannevole, generato con intelligenza artificiale, che riproduce don Luigi Ciotti promuovere un prodotto a fini medici e commerciali. Un fatto gravissimo, che abbiamo denunciato alle autorità competenti.”
La Truffa e il Rischio per i Malati
Il video non solo sfrutta l’immagine di don Ciotti, ma utilizza anche la tecnologia del deepfake per sincronizzare perfettamente la voce clonata con i movimenti delle labbra del sacerdote. Questo inganno è particolarmente pericoloso per le persone malate, che potrebbero essere più vulnerabili a questi tipi di frode. Le parole del falso don Ciotti, che afferma che “le malattie delle articolazioni e delle ossa possono essere curate comodamente da casa”, portano gli spettatori a cliccare su un link che li conduce nella rete dei truffatori.
L’Allerta della Cybersicurezza Nazionale
Anche l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale è intervenuta, utilizzando il caso di don Ciotti come esempio per raccomandare di diffidare da simili messaggi e di non cliccare mai su link di dubbia provenienza. Questo caso evidenzia un problema crescente di truffe online che utilizzano tecnologie di intelligenza artificiale per creare contenuti falsi e ingannevoli.
La Crescente Minaccia dei Deepfake
Il deepfake di don Ciotti è solo uno degli ultimi esempi di come le tecnologie di intelligenza artificiale possano essere utilizzate per scopi fraudolenti. Altri casi includono finte telefonate e spot pubblicitari che utilizzano l’immagine di personaggi famosi del mondo dello spettacolo per truffare le persone. Questi episodi mettono in luce la necessità di una maggiore consapevolezza e di strumenti più efficaci per combattere le frodi digitali.
In conclusione, l’uso malintenzionato delle tecnologie di intelligenza artificiale rappresenta una minaccia seria e crescente. È essenziale che le autorità competenti, insieme a organizzazioni come Libera, continuino a lavorare per proteggere il pubblico da queste truffe sofisticate e ingannevoli.