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ChatGPT e diagnosi medica : Matteo Bassetti sul caso di un bambino

Matteo Bassetti commenta la vicenda di un bambino a cui ChatGPT ha diagnosticato una rara malattia dopo il fallimento di 17 specialisti

Negli ultimi giorni, Matteo Bassetti, noto infettivologo italiano, ha acceso il dibattito sui social media commentando un caso emblematico di utilizzo dell’intelligenza artificiale nella medicina. Attraverso un post su Instagram, Bassetti ha raccontato la storia di bambino che ha vissuto per oltre tre anni con dolori cronici e sintomi neurologici senza che i medici riuscissero a trovare una spiegazione.

Dopo aver consultato ben 17 specialisti, la famiglia si è trovata senza risposte. In un ultimo tentativo di ottenere aiuto, la madre ha deciso di inserire i dettagli dei sintomi e i risultati di una risonanza magnetica all’interno del sistema di intelligenza artificiale ChatGPT. Sorprendentemente, lo strumento ha suggerito una diagnosi di sindrome del midollo ancorato, una rara patologia in cui il midollo spinale si lega ai tessuti circostanti, provocando dolore intenso e deficit neurologici.

Con questa nuova informazione, la madre ha portato l’ipotesi diagnostica a un neurochirurgo specializzato, il quale ha confermato la condizione. Dopo l’intervento chirurgico necessario per risolvere il problema, il bambino ha finalmente trovato sollievo dalle sofferenze che lo avevano afflitto per anni.

Matteo Bassetti ha definito il caso un esempio concreto di come la tecnologia possa diventare uno strumento fondamentale nel supporto alla professione medica. Ha sottolineato che l’intelligenza artificiale non deve essere vista come un sostituto dei medici, ma come un alleato in grado di fornire nuove prospettive e aiutare a identificare patologie rare o complesse. Secondo l’infettivologo, «l’intelligenza artificiale può affiancare i medici migliorando la capacità di diagnosi, soprattutto in situazioni in cui la medicina tradizionale incontra ostacoli».

Questa vicenda ha generato un ampio dibattito sulla necessità di integrare strumenti tecnologici avanzati nella pratica clinica. L’episodio solleva inoltre domande importanti sul ruolo dell’intelligenza artificiale nel futuro della medicina, spingendo a una riflessione sui possibili benefici e sulle limitazioni di tali strumenti.

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