All’AI Action Summit 2025 di Parigi, oltre 1000 esperti e leader da più di 100 paesi hanno discusso il futuro dell’intelligenza artificiale.
Parigi, 10-11 febbraio 2025 – Si è tenuto a Parigi l’AI Action Summit 2025, un evento di portata globale che ha visto la partecipazione di oltre 1.000 esperti, leader politici e rappresentanti del settore tecnologico provenienti da più di 100 paesi. Durante il summit, 58 nazioni, tra cui Italia, Francia, Cina e India, hanno siglato una dichiarazione congiunta per promuovere un’intelligenza artificiale inclusiva e sostenibile, sottolineando la necessità di regolamentazioni etiche e di un utilizzo equo della tecnologia a livello globale.
Un summit per il futuro dell’IA
L’AI Action Summit è stato organizzato con l’obiettivo di affrontare le sfide etiche, economiche e sociali legate all’adozione dell’intelligenza artificiale (IA). Il dibattito ha coinvolto governi, aziende, istituzioni accademiche e organizzazioni non governative, evidenziando il ruolo crescente dell’IA in settori chiave come la sanità, l’istruzione, il lavoro e la sicurezza globale.
Uno dei temi centrali è stato il divario tecnologico tra le nazioni, con la necessità di garantire che le innovazioni nel campo dell’IA non portino a nuove forme di disuguaglianza, ma diventino strumenti di sviluppo equo e accessibile per tutti i paesi.
La dichiarazione congiunta: i principi chiave
Durante il summit, 58 paesi hanno firmato una dichiarazione congiunta, impegnandosi a seguire linee guida per lo sviluppo e l’applicazione dell’IA basate su inclusività, sostenibilità e responsabilità etica. Tra i punti chiave del documento:
- Equità e accessibilità: promuovere l’uso dell’IA per il miglioramento della qualità della vita senza discriminazioni, garantendo pari opportunità di accesso alle tecnologie avanzate
- Sostenibilità ambientale: ridurre l’impatto energetico dei sistemi IA e incentivare lo sviluppo di infrastrutture eco-compatibili
- Trasparenza e sicurezza: garantire algoritmi privi di bias, sviluppando normative che impediscano un utilizzo improprio dell’IA, in particolare in ambito militare e di sorveglianza
- Regolamentazione condivisa: stabilire principi etici comuni e promuovere la cooperazione internazionale per evitare un uso distorto o pericoloso dell’IA
Partecipanti di spicco e proposte concrete
L’AI Action Summit ha visto la partecipazione di rappresentanti di aziende tecnologiche leader, tra cui Google DeepMind, OpenAI, Microsoft e Alibaba, che hanno discusso le sfide della regolamentazione dell’IA generativa e degli impatti sull’occupazione.
I governi presenti hanno evidenziato la necessità di creare un quadro normativo comune per garantire che l’IA venga sviluppata in modo etico e sicuro, evitando scenari di abuso o manipolazione delle informazioni. Alcuni dei principali interventi hanno riguardato:
- L’implementazione di un framework normativo globale per prevenire l’uso improprio dell’IA
- Il supporto ai paesi in via di sviluppo per favorire l’accesso alle tecnologie di intelligenza artificiale
- La creazione di un osservatorio internazionale sull’IA che monitori gli sviluppi e proponga regolamenti condivisi
Conclusione: un passo avanti verso un’IA etica e globale
L’AI Action Summit 2025 ha segnato un importante passo avanti nella governance dell’intelligenza artificiale, sottolineando l’importanza della collaborazione internazionale per garantire uno sviluppo tecnologico sostenibile, inclusivo e sicuro. La dichiarazione firmata dai 58 paesi rappresenta un impegno concreto per guidare il futuro dell’IAcon principi etici condivisi, evitando che l’innovazione diventi uno strumento di disparità o abuso.
L’appuntamento ora è al prossimo summit del 2026, in cui verranno valutati i progressi e le nuove sfide emergenti nel campo dell’IA.